Che medicinali si assumono per l'ADHD?
L'atomoxetina è il principio attivo più comunemente prescritto per il trattamento del disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD). Si tratta di un inibitore selettivo del reuptake della norepinefrina, che agisce aumentando i livelli di questo neurotrasmettitore nel cervello. L'atomoxetina è disponibile in Italia con diversi nomi commerciali, tra cui Strattera, Attentin e Tomoxetina.
Altri farmaci utilizzati per l'ADHD sono:
- Stimolanti del sistema nervoso centrale come metilfenidato (Ritalin, Concerta) e destroanfetamina (Adderall)
- Antidepressivi triciclici come imipramina e amitriptilina
- Alfa-agonisti come clonidina e guanfacina
Come curare l'ADHD senza farmaci?
Oltre ai farmaci, per gestire l'ADHD si possono utilizzare strategie non farmacologiche come:
- Terapia cognitivo-comportamentale - aiuta a migliorare l'autocontrollo e le abilità organizzative
- Training neuropsicologico - potenzia le funzioni esecutive come memoria, attenzione e pianificazione
- Terapia familiare - supporta i genitori nella gestione dei comportamenti
- Dieta ed esercizio fisico - una dieta sana e l'attività fisica regolare possono alleviare i sintomi
- Modifiche ambientali - ad es. ridurre le distrazioni in classe per migliorare la concentrazione
Chi cura il deficit di attenzione?
Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività è solitamente diagnosticato e curato da:
- Neuropsichiatri infantili
- Psicologi dell'età evolutiva
- Neurologi
- Psichiatri
Queste figure professionali possono prescrivere una terapia farmacologica e/o pianificare un intervento psicologico/comportamentale personalizzato. Un approccio multidisciplinare che integri farmaci e tecniche non farmacologiche è spesso il più efficace.
Atomoxetina in Italia
L'atomoxetina è disponibile in Italia dal 2007. Può essere prescritta per il trattamento dell'ADHD nei bambini dai 6 anni in su, negli adolescenti e negli adulti.
Il costo dell'atomoxetina varia in base al dosaggio e al nome commerciale, ma si aggira indicativamente tra i 30 e i 60 euro al mese. È classificata come fascia A, quindi il costo può essere rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale.
Gli effetti collaterali più comuni sono nausea, capogiri, insonnia, mal di testa e calo dell'appetito. Generalmente l'atomoxetina è ben tollerata, anche se in rari casi può dare origine a epatotossicità.
Studi clinici hanno dimostrato l'efficacia e la sicurezza dell'atomoxetina nel trattamento a lungo termine dell'ADHD. I benefici includono una migliore concentrazione, minor impulsività e iperattività. Il farmaco migliora anche i rapporti familiari e il rendimento scolastico.
Nel complesso l'atomoxetina rappresenta un'opzione terapeutica valida per l'ADHD, sia nei bambini che negli adulti, da valutare insieme ad altri interventi farmacologici e non farmacologici.